Penciclopedia

Se la penna vi interessa più della spada

Foto Belgian Pen Show 2016

Scritto il 13 Ottobre, 2016 | da | No Comments

Da ormai qualche anno il giorno dopo il Pen Show di Tilburg, si tiene a poca distanza (beh, relativamente, due ore di macchina) il Belgian Pen Show, a Waterloo.

Quest’anno pertanto il 25 Settembre scorso, ospitati come l’anno scorso dalla succursale Mercedes di Waterloo (ma nelle officine, lasciate libere allo scopo) invece che nello show room, si sono raccolti una 25-ina di espositori e vari collezionisti ed appassionati, attirati anche dal concomitante “flea-market” (impressionante per dimensioni, un paio di centinaia di banchi che occupano l’enorme parcheggio di un carrefour posto sull’altro lato della strada) e dal raduno di collezionisti di auto d’epoca.

A me però interessavano le penne, e perciò mi sono dedicato alle foto soltanto di quest’ultime, proposte nella seguente galleria.

Foto Pen Show di Tilburg 2016

Scritto il 8 Ottobre, 2016 | da | No Comments

Sabato 24 Settembre si è tenuto il Pen Show di Tilburg, uno dei più “antichi” di Europa. Dato che passavo “per caso” da quelle parti, sono riuscito a scattare qualche foto.

Foto Pen Show di Roma

Scritto il 19 Luglio, 2016 | da | No Comments

Le foto della manifestazione le ho già pubblicate, ma nei pochi ritagli di tempo sono riuscito a fotografare anche qualche penna molto particolare, messami a disposizione (purtroppo solo fotografica) da alcuni amici.

L’insieme delle penne è pubblicato sul wiki, e non sto a rimetterle nuovamente anche qui, potete però trovare la galleria delle stesse a questo indirizzo:

Galleria Penne Pen Show di Roma

Vi trovate, a partire dall’alto, una rara Astoria laminata, una ancor più rara Duofold “fabbricata in Italia” (si continua a sostenere da Omas, senza però evidenze documentali) con pennino marcato Italia, una Montblanc rivestita in oro massiccio, una Parker 51 laminata dalla Kosca, un’altra Parker “fabbricata in Italia” (una Premiere, ma stavolta con pennino canadese) ed una Waterman 42 laminata, con uno splendido motivo di fiori.

Un ringraziamento a Luigi Maccagli, Roberto Vetrugno e Edoardo Marino che han messo a disposizione le penne.

Impressioni sulla nuova Deco Band

Scritto il 11 Giugno, 2016 | da | No Comments

Serie di Deco Band anni '20

Serie dei colori ordinari della Deco Band degli anni ’20

Lo scorso Novembre, al Pen Show di Bologna, ho avuto modo di vedere e provare la riedizione di uno dei massimi capolavori della Wahl-Eversharp, la cosiddetta “Deco Band“, la cui versione originale, introdotta nel 1928, è illustrata nella immagine a fianco.

L’originale è una delle penne più belle mai realizzate (da cui Omas copiò in maniera abbastanza evidente la veretta della sua Extra), e la nuova versione è una riproduzione abbastanza fedele in termini stilistici, ma presenta parecchie differenze.

Anzitutto la penna è stata realizzata, almeno per il momento, in tre soli dei colori originali, il nero, il palissandro ed il lapislazzulo, mostrati insieme in questa fotografia:

Nuove Deco Band

Nuove Deco Band

La differenza più evidente sono le dimensioni, la penna infatti è semplicemente enorme, è lunga quasi 15 cm chiusa con il cappuccio (più di una 149) e larga 18 mm nel cappuccio, contro delle dimensioni della versione originale pari rispettivamente a 13,5 cm e 15 mm.

Ancora più evidente, anche se non agli occhi, è la differenza di peso, anche a causa del nuovo sistema di caricamento infatti la penna è davvero di “sostanza”, pesa 44 grammi senza cappuccio e 58 completa, contro i circa 25 dell’originale.

Questo è a mio avviso il principale (direi l’unico) difetto della penna, così pesante, per quanto apprezzi le penne di sostanza, risulta faticosa da usare, e non è certo adatta (almeno per me) alle lunghe sessioni di scrittura.

Altra grande differenza con l’originale, meno evidente all’apparenza, ma sostanziale per il funzionamento della penna, è il sistema di caricamento, anch’esso una riedizione di un sistema storico, ma di una ditta che all’epoca era una concorrente della Eversharp. La nuova Deco Band infatti monta un sistema a depressione ripreso pari pari da quello che contraddistingueva le Chilton, e che in seguito venne reintepretato pure dalla Sheaffer con il Touch Down.

In sostanza per caricare la penna occorre svitare il fondellino ed estrarre il cilindro metallico che circonda il serbatoio (un sacchetto elastico) interno. Rispingendo in posizione il cilindro si comprime l’aria al suo interno che strizza il sacchetto fino al rilascio che avviene quando questo ritorna in posizione. Questo assicura una grande capacità di inchiostro, paragonabile con quella di uno stantuffo, che però non ho potuto misurare.

Novità minori sono la filettatura dorata e l’alimentatore in ebanite rossa, due piccole differenze che possono piacere o meno (a me son piaciute, anche se stilisticamente continuo a preferire l’originale). Quello che invece è stata in assoluto la sorpresa e costituisce l’aspetto più interessante della penna, è il pennino, che è un vero flessibile.

Test di scrittura

Test di scrittura

Come si può notare nell’immagine precedente infatti, ancorché l’escursione sia ridotta da una dimensione iniziale non sottilissima, il pennino consente di ottenere delle notevoli differenze di tratto con un po’ di pressione. E’ uno dei pochi pennini attuali (insieme al Falcon della Custom 912 della Pilot) che posso considerare davvero flessibile.

La penna infatti, anche se ho potuto provarla solo per intinzione, risulta scorrevolissima, il pennino scrive perfettamente anche senza la minima pressione e risponde egregiamente, allargando il tratto, non appena si preme un po’. Sul piano della scrittura non ha niente da invidiare a nessuno, e consente di ritrovare, su una penna moderna, senzazioni che si hanno solo con le antiche.

In tutto il resto (clip, veretta, proporzioni) la riproduzione, dimensioni a parte, è estremamente fedele all’originale. Alla fine la penna è senz’altro molto bella, ed originale sul piano tecnico perché anche se riprende un caricamento storico, si tratta comunque di un sistema che era fra più efficaci che nessuno oggi è stato i grado di riprodurre.

Il guidizio finale è senz’altro positivo, ma non entusiasta, la penna è bella ma con quel peso resta una penna da collezione o da occasioni importanti, e poco pratica nell’uso quotidiano. Si pone nella fascia di prezzo delle penne di lusso (costa circa come una 149 se non qualcosa in più) e di certo ritengo li possa valere assai più di quanto si presenta nella stessa fascia di prezzo, ma per quanto mi riguarda continuerò ad usare la sua antenata…

Pen Show di Roma 2016

Scritto il 1 Giugno, 2016 | da | No Comments

Annuncio sul Messaggero

Annuncio sul Messaggero

Lo scorso sabato, 28 Maggio 2016, si è tenuto il secondo Pen Show di Roma (di quelli organizzati dall’ACPS), che ha visto una notevole partecipazione sia di espositori che di visitatori. Stavolta inoltre, grazie all’impegno di Alessandro Polito, a cui vanno i miei ringraziamenti per l’impegno profuso nell’inseguire il redattore, siamo pure riusciti a uscire sul sito del Messaggero (riporto uno screenshot dell’articolo).

Per una seconda edizione è stato sicuramente un buon successo, ed essendo anche il Pen Show più “meridionale” fra quelli che si tengono in Italia, è stata anche una buona occasione per reincontrare alcuni cari amici che abitano a Sud, che hanno senz’altro maggiori difficoltà a partecipare ad eventi situati anche molto lontano da casa.

Quelle che seguono sono le foto della manifestazione, ma ho avuto occasione di fotografare anche alcune penne molto interessanti, e quelle le pubblicherà con calma più avanti…

 

Foto Pen Show di Norimberga 2016

Scritto il 23 Maggio, 2016 | da | No Comments

Il Pen Show si è tenuto sabato 21 Maggio presso la Taffehalle, a Norimberga. Un discreto numero di espositori, ma stavolta mi è sembrato po’ sotto tono, grande assortimento di stilografiche tedesche, ma con prezzi in salita. E poco di interessante almeno su quel piano.

Pen Show di Brescia 2016

Scritto il 25 Aprile, 2016 | da | No Comments

Sabato scorso ho passato una piacevolissima giornata a Brescia, per il Pen Show. Una prima edizione (anche se parecchi anni fa mi dicono esserci stati dei precedenti) moto ben riuscita, con una decina di espositori, ed una buona partecipazione di pubblico. Qualche foto a seguire:

Un’occasione preziosa per godersi finalmente un Pen Show da partecipante semplice, vedere alcune penne strepitose (che presenterò più avanti) e per reincontrare Ugo (che di nuovo era presente per fare “nib tuning” agli intervenuti) e vecchi e nuovi amici collezionisti. Ed un gran ringraziamento a Ferruccio Furri, che si è dato da fare per organizzarlo, appuntamento all’anno prossimo, io tornerò di sicuro!

 

Foto Pen Show Firenze 2016

Scritto il 24 Marzo, 2016 | da | No Comments

Peccato per la sovrapposizione con il Pen Show di Barcellona, nonostante tutto il Pen Show di Firenze è comunque riuscito bene. Seguono alcune foto della manifestazione.

Foto Pen Show Colonia 2016

Scritto il 18 Marzo, 2016 | da | No Comments

In ritardo, pubblico un po’ di fotografie del recente Pen Show di Colonia che si conferma, per dimensione e partecipazione, uno dei più grandi Pen Show europei.

Resoconto sul Pen Show di Milano

Scritto il 27 Febbraio, 2016 | da | No Comments

Milano2016-01Il Pen Show di Milano dello scorso sabato si è rivelato davvero un bel successo, non solo e non tanto per la solita grande varietà di penne esposte, e la buona affluenza di pubblico, quanto per essere stato un’occasione preziosa per reincontrare vecchi amici, scambiarsi informazioni e commenti.

Stavolta però il “ritrovamento” più interessante non riguarda una penna rara o particolare (e non è che non ce ne fossero), quanto un paio di incontri con due persone che hano illuminato la giornata. Sul primo di questi, quello con Pier Luigi Giacomazzi, ultimo proprietario della omonima storica ditta, e sulla lunga chiacchierata che abbiamo fatto, tornerò con calma.

Il secondo, iniziato durante il Pen Show e proseguito con una lunga chiacchierata prima di prendere il treno per tornare a casa in coda allo stesso, è stato quello con Ugo Piovan, che è venuto apposta dalla Svizzera (in cui risiede) per mettere a disposizione degli intervenuti le sue capacità di “nib meister”.

Sono sicuro che se leggerà questo resoconto mi dirà che esagero, ma avendolo visto all’opera su un pennino di una Minerva piegato a L e riportato a nuovo, non posso che ammirarne le capacità.

Spero vivamente che torni anche l’anno prossimo, e fin d’ora sappia che se ha voglia di passare da Firenze o Roma per i prossimi Pen Show, un tavolo per lui è sempre disponibile.

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