Sailor Shima Kuwa – Anniversario dei 100 anni
Scritto il 12 Luglio, 2011 | da piccardi | No Comments
In genere le edizioni limitate non mi interessano, ma in questo caso farò una eccezione per due motivi. Il primo è la relativa eccezionalità dell’evento che la giustifica, un centenario, cosa che non capita molto spesso per produttori attivi sul mercato. Il secondo è la particolarità della penna, che presenta un maki-e con lacca trasparente su legno, che nella mia profonda ignoranza neanche sapevo esistesse.
Il centenario è quella della Sailor, una delle più importanti aziende giapponesi produttrice di penne stilografiche, che venne fondata il 27 Maggio del 1911 da Kyugoro Sakata con il nome di Sakata Seisakusho Co. a Koze, una città portuale nella regione di Hiroshima. La Sailor si è sempre distinta da allora specialmente per la straordinaria qualità dei propri pennini, che oggi sono senza dubbio fra i migliori in circolazione.
L’azienda pare aver deciso di festeggiare il proprio centenario producendo una penna per la quale l’aggettivo forse più adatto è “imponente”. La penna infatti è molto grande, lunga 15cm senza cappuccio, ed oltre 16 chiusa. A differenza della gran parte delle edizioni limitate la linea è semplice e lineare, senza indulgenze alle pacchianerie che spesso si trovano su questo tipo di penne. La sensazione di imponenza viene rafforzata da un confezionamento che prevede una scatola di legno laccata e decorata anche essa in maki-e, che riporta in rilievo dorato l’immagine degli stabilimenti, ed una custodia in seta realizzata con la lavorazione tradizionale della regione di Ishikawa denominata Ushikubi–Tsumugi.
Corpo e cappuccio sono realizzati con una essenza di legno di gelso dell’isola di Mikurajima (chiamato “Shima Kuwa” da cui il nome della penna) che è molto rara per il colore dorato ed il tipo di venature, tanto che viene anche chiamato gelso d’oro ed utilizzato fin dall’epoca Edo come materiale pregiato lavorato soltanto da artigiani specializzati.
La lavorazione del legno è inoltre a sua volta molto elaborata, e fa ricorso ad una delle tante tecniche tradizionali di laccatura giapponese chiamata Fuki Urushi, utilizzata appunto per dare il massimo risalto alla struttura del legno. La laccatura (che nel caso è stata eseguita da un singolo artigiano) prevede che il singolo pezzo sia prima coperto di lacca e poi fatto essiccare dopo aver asportato i residui con un panno. Operazione che viene ripetuta per almeno 15 volte.
A questa lavorazione, che rende il legno totalmente impermeabile e ne esalta i colori, si aggiunge una decorazione maki-e con polvere d’oro eseguita sul bordo del cappuccio, che riporta la cifra del centenario in un disegno di ghirigori. La clip riporta nella parte superiore una sagomatura a forma di ancora, che riprende il logo usato dall’azienda che si ritrova anche sulla boccetta di inchiostro, sulla custodia e sul panno di pulizia della confezione.
Viste le notevoli dimensioni la penna deve essere usata senza cappuccio, e per evitare equivoci l’azienda ha fatto sì che questo non possa neanche essere calzato sul fondo. Nell’uso la penna risulta comunque ben equilibrata, ed il pennino, un 21 carati di grandi dimensioni scrive con quella meravigliosa scorrevolezza che è la caratteristica di tutta la produzione Sailor. Unico appunto tecnico è quello relativo alla scelta del caricamento a cartuccia, ed anche se il converter fornito con la penna è una produzione specifica per questo modello, su penne di questa importanza e questo costo avrei trovato più appropriato qualcosa di più consistente.
Trattandosi di una edizione limitata (che con 1000 esemplari si può considerare effettivamente tale) e con l’uso di materiali pregiati e lavorazioni artigianali complesse, il costo risulta essere ovviamente molto alto (il prezzo in Giappone pare essere intorno ai 160,000 Yen, da noi sarà probabilmente ancora più alto per i costi dell’esportazione), ma è chiaramente una penna orientata a quel tipo di mercato.
Di certo la qualità della penna è di altissimo livello, ed i materiali si distinguono nettamente dalle ordinarie resine plastiche che vengono usate da altri produttori anche per le loro edizioni limitate, ma se e quanto il prezzo sia adeguato lascio deciderlo a chi può essere interessato a questo tipo di penne, per cui nel solito rituale dei voti lascerò inespresso quello relativo al rapporto qualità/prezzo:
- aspetto: 8.5 (semplice e lineare nelle forma, molto bello il legno)
- scrittura: 9.5 (superscorrevole Sailor, peccato fosse un medio)
- sistema di caricamento: 6.0 (una ordinaria cartuccia/converter)
- qualità/prezzo: non espresso
Personalmente resto completamente disinteressato rispetto a tutte le edizioni limitate, compresa questa, ma riconosco comunque che in questo caso si tratta di una penna di sostanza, e legata ad una ricorrenza non proprio ordinaria, per cui mi permetto di segnalarla a fosse interessato a questo settore di mercato.
Al solito si ringraziano gli amici della Casa della Stilografica per aver messo a disposizione la penna e la confezione fotografate e per aver fornito le altre fotografie del modello dal loro sito.
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