Penciclopedia

Se la penna vi interessa più della spada

Recensione Aurora 88 Black Demonstrator

Scritto il 22 Giugno, 2012 | da | No Comments

Negli ultimi tempi sembra essersi diffusa in maniera abbastanza ampia un tendenza stilistica che porta a privilegiare la produzione di penne con il corpo trasparente, per le quali è possibile vedere i dettagli del meccanismo di funzionamento. Spesso si fa riferimento a questo stile con il nome anglosassone di “demonstrator” dato che questo tipo di modelli venivano un tempo creati come oggetti promozionali, da dare ai rappresentati per illustrare ai clienti i meccanismi di funzionamento delle stesse. Delle penne “dimostrative“, appunto.

A causa della loro rarità, almeno nei modelli d’epoca, le versioni demonstrator sono in genere molto ricercate dai collezionisti e raggiungono prezzi talvolta elevatissimi, e forse c’è in parte anche questo aspetto (come obiettivo neanche tanto recondito visto certi prezzi) nella fioritura attuale di questi modelli, che però di dimostrativo hanno ben poco, essendo in questo penne prodotte per la vendita e l’uso comune, come i modelli normali.

Nonostante questo una penna che mostra tutti i propri dettagli interni pare avere un fascino tutto suo, che evidentemente viene apprezzato dagli acquirenti, dato che molte aziende hanno prodotto versioni trasparenti dei propri modelli più importanti. Personalmente non sono un particolare estimatore di questo tipo di estetica, ma neanche la trovo sgradevole come invece pare risultare a qualcuno.

Aurora 88 Black Demonstrator

Aurora 88 Black Demonstrator

Fra le varie penne demonstator che ho visto devo dire però che la penna oggetto di questa recensione, la Aurora 88 Black Demonstrator, risulta quella che mi ha colpito di più sul piano visivo. Si tratta infatti di una penna in plexiglas con finiture in acciaio brunito nero, ed anche, cosa assai più complessa da ottenere, con un pennino in oro 18 carati dello stesso colore. L’aspetto complessivo potrà piacere o meno (e devo dire che a me piace), ma non si può non riconoscere che è di sicuro impatto e che qualità della lavorazione, in particolare della brunitura, è superlativa.

Per il resto si tratta di un modello, l’Aurora 88, di sicuro valore, erede (sia pure con notevoli differenze) di quella che probabilmente è stata la penna italiana più venduta di sempre. Le linee sono quelle classiche affusolate dell’originale, ma in questo caso il pennino è normale e non coperto come nella versione del 1947. La penna è di dimensioni generose ma non esagerate, perfettamente equilibrata, e utilizzabile benissimo sia con che senza cappuccio.

88Black daemon

Test di scrittura di una Aurora 88 Demonstrator Black

Nel test di scrittura il pennino, rigido, si è dimostrato estremamente scorrevole, con una grande piacevolezza di scrittura, che si avvicina parecchio a quella dei concorrenti giapponesi. Il flusso era corretto e preciso e senza nessuna incertezza. Pur essendomi limitato ad una prova per intinzione l’impressione è stata davvero molto positiva, ed il fine, pur non essendo sottilissimo, si è comunque dimostrato tale.

Alla fine si tratta di una penna di grande impatto visivo ed ottima qualità, se devo trovargli un difetto posso solo dire che è una edizione limitata e per questo di un costo non trascurabile. Ma a differenza di tante edizioni limitate che si vedono oggi, non sono stati aggiunti orpelli inutili o decorazioni pacchiane.

Concludo con il solito rituale dei voti, al solito indicativi  più che altro delle preferenze e gusti personali del recensore:

  • aspetto: 8.5 (linea classica, finiture e lavorazione di qualità assoluta)
  • scrittura: 8.5 (molto scorrevole e con flusso corretto)
  • sistema di caricamento: 9.0 (il classico stantuffo e con la riserva magica Aurora)
  • qualità/prezzo: 7.5 (non economico, da edizione limitata)

In definitiva si tratta di una penna classica nelle forme ma molto originale nel contrasto cromatico fra il nero brunito delle parti metalliche e dei meccanismo interni ed il trasparente del corpo e del cappuccio, di assoluta qualità realizzativa e che scrive in maniera eccellente. Peccato che sia una edizione limitata…

Come sempre si ringraziano gli amici della Casa della Stilografica per aver messo a disposizione l’esemplare della penna con cui sono state eseguite le prove di scrittura e per aver fornito le fotografie usate nell’articolo.

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