Penciclopedia

Se la penna vi interessa più della spada

Un confronto fra pennini fini

Scritto il 1 Febbraio, 2012 | da | 4 Comments

Grazie alla collaborazione con gli amici della Casa della Stilografica inzierò con questo articolo una serie di prove comparative fra diversi pennini marcati come fine, per evidenziarne il meglio possibile le differenze fra i diversi tratti che da questi si possono ottenere.

Per mantenere una coerenza nei risultati si utilizzerà sempre lo stesso inchiostro (Parker Quink Blu) e la stessa carta (blocco di prova della Lamy, carta liscia da 80gr). Tutte le penne sono provate per intinzione. Per ciascun pennino si esprimerà una valutazione su quattro caratteristiche con una cifra compresa fra 0 e 5:

  1. finezza: quanto il tratto risulti effettivamente sottile, le scansioni potranno permettere a tutti di fare raffronti diretti.
  2. scorrevolezza: in questo caso ci si dovrà basare sulla opinione personale dello scrivente, essendo un parametro che non si riesce a riportare facilmente in fotografia…
  3. flusso:  in questo caso si intende valutare la stabilità e la appropriatezza del flusso, i ghirigori fatti nelle scansioni permettono di apprezzare eventuali salti.
  4. flessibilità: un bonus che se presente è opportuno evidenziare dato che con la scrittura fine gli effetti sono i più evidenti, si sono provati un po’ di tratti verticali variando la pressione
Confronto fra pennini fini

Confronto fra pennini fini Sailor Sapporo e Parker Sonnet

Il primo test ha visto il confronto fra 5 diversi modelli di stilografiche, le prime due sono state questa Sailor Sapporo e una di queste Parker Sonnet, il risultato è illustrato nella scansione riportata sopra. La Sailor Sapporo si è dimostrata una delle migliori del lotto, scorrevolezza perfetta, scrittura molto fine con un flusso sempre perfettamente appropriato. Il pennino resta comunque un pennino rigido,.La sua valutazione è la seguente:

  • finezza: 4.5
  • scorrevolezza: 5
  • flusso: 5
  • flessibilità: 0

La Parker Sonnet mantiene una buona scorrevolezza, ma con tutta la buona volontà non la si può classificare certo una “fine” scrittrice. Il tratto è molto ampio, ulteriormente allargato da un flusso molto abbondante in maniera per me davvero eccessiva (ed inadatta ad un fine), il pennino è assolutamente rigido. La sua valutazione è la seguente:

  • finezza: 0
  • scorrevolezza: 3
  • flusso: 1
  • flessibilità: 0
Confronto fra fini

Confronto fra fini, Faber Castell Emotion - Pilot Falcon

Il secondo gruppo di penne è costitituito da questa Faber Castell E-Motion, e da questa Pilot Falcon (stesso modello recensito in precedenza), e di nuovo si è riportata sopra la scansione dei risultati. La Faber Castell presenta un tratto sicuramente più sottile rispetto alla Parker, ma nettamente più largo rispetto alle concorrenti giapponesi, nei cui confronti mantiene una scorrevolezza buona, ma sensibilmente inferiore. Il flusso è corposo ma più appropriato rispetto alla Sonnet e non presenta difetti, il pennino è rigido. La sua valutazione è la seguente:

  • finezza: 3
  • scorrevolezza: 3
  • flusso: 3.5
  • flessibilità: 0

La Pilot Falcon presenta una scorrevolezza impeccabile, anche se leggermente inferiore rispetto alla Sailor, ed un flusso appena più magro, ma comunque senza nessuna incertezza. Il tratto risulta anche in questo caso veramente fine. Un bonus notevole è invece la flessibilità del pennino, rivelatasi migliore di quella dell’estrafine provato nella recensione citata. La sua valutazione è la seguente:

  • finezza: 4.5
  • scorrevolezza: 4.5
  • flusso: 4.5
  • flessibilità: 3
Confronto fra pennini fini

Confronto fra pennini fini Aurora 88 Big - Eversharp Doric

Infine le ultime due prove, questa Aurora 88 e … beh, la Doric non è attualmente in commercio, ed è stata inserita nel lotto per avere un riferimento. La Aurora 88 presenta una notevole scorrevolezza, senz’altro superiore al lotto delle non giapponesi, il tratto resta comparabile con quello della Faber Castell, ma alla fine non troppo sottile. Il flusso è adeguato e senza difetti. Il pennino è rigido. La sua valutazione è la seguente:

  • finezza: 3
  • scorrevolezza: 4
  • flusso: 3.5
  • flessibilità: 0

Ed infine veniamo alla penna presa come riferimento, una Doric Eversharp della prima serie (1931-1934), con pennino fine flessibile, misura media. Un capolavoro in quanto a scorrevolezza, precisione di flusso e finezza del tratto, difficile trovare concorrenti anche fra le antiche. Era caricata con inchiostro seppia Waterman Havana Ink, per cui il confronto non è totalmente alla pari, ma si tratta di un inchiostro che mi risulta assai meno fluido del Quink. La sua valutazione è la seguente:

  • finezza: 5
  • scorrevolezza: 5
  • flusso: 4.5
  • flessibilità: 4.5

Comments

4 Responses to “Un confronto fra pennini fini”

  1. Nello
    Febbraio 9th, 2012 @ 11:01

    Ciao scusami dell’OT ma vedendo la tua esperienza mi viene da porti delle domande. Sono affascinato dalle stilografiche. Non le ho mai utilizzate fino a un mese fa. Laureatomi ho cominciato a utilizzarle. Ho comprato una pelikan 150 sui 50 euro e mi trovo bene. Ora vorrei prendere una penna che abbia qualità superiore ma utilizzarla tutti i giorni e cmq che sia con un certo fascino/immagine. Ho trovato dalle mie parti presso un amatore un Montblanc Meisterstck 146. La penna non è mai stata utilizzata e completa di tutto, sul cappuccio c’è la referenza e la scritta W. Germany a testimonianza che ha più di 25 anni. L’aspetto è immacolato, oseredire bellissima. Il prezzo che mi chiede è di 180 euro secondo te è un buon affare? (qualità/prezzo/immagine/valore intrinseco) o mi conviene ripiegare su una nuova (nel senso recentemente fabbricata) Meisterstuck 145? (sui 300 euro) dimenticavo che a penna è resina nera e oro.

    Ti ringrazio anticipatamente.

  2. piccardi
    Febbraio 13th, 2012 @ 11:23

    Beh, di certo una 146 è meglio di una 145 ed il prezzo mi pare onesto se la penna è in condizione di nuovo. Ma io non seguo molto il mercato del moderno, per cui per domande come queste faresti meglio a fare riferimento al forum (trovi i riferimenti fra i link del sito).

    Ciao
    Simone

  3. Mauro
    Ottobre 2nd, 2012 @ 22:24

    Ciao,

    non so se posso mettere il link ma sai mica che modello è questa penna
    http://www.ebay.it/itm/330796855335?ssPageName=STRK:MEWAX:IT&_trksid=p3984.m1438.l2649

    nessun sito internet ha qualche recensione. Mi sembra un buon compromesso, le sailor nuove costano tantissimo

    Grazie

  4. piccardi
    Ottobre 2nd, 2012 @ 23:24

    Non conosco il modello, mi spiace sul nuovo non sono molto competente e sembra un modello anni ’80. Comunque la Sailor Young costa sui 70 euro, che non è una cifra stratosferica (dell’ordine di una Pelikan 150).

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