Waterman Exception Night & Day
Scritto il 7 Gennaio, 2012 | da piccardi | No Comments
Possiedo questa penna da vari anni, un regalo gradito dato che è una delle poche penne recenti che non mi dispiacciono. La caratteristica che rende interessante la penna è quella stilistica, con una forma squadrata a bordi stondati, che sarebbe assolutamente originale se non fosse sostanzialmente identica a quella usata pochi mesi prima dalla Visconti per il modello Wall Street.
Ma indipendentemente dalla somiglianza delle linee (copiate in maniera alquanto spudorata) la penna è totalmente diversa rispetto alla “sorellastra maggiore” italiana. Si tratta infatti di una penna in metallo laccato, con una decorazione molto semplice ma efficace a linee longitudinali appena accennate su due dei quattro lati. Esteticamente l’effetto è gradevole ed alleggerisce le linee della penna che trovo molto elegante.
La sezione è pure in metallo laccato ed è agganciata al corpo con un originale attacco a baionetta il cui uso risulta semplice e molto efficace. Il cappuccio è con innesto ad incastro, e la clip è molto ampia e dotata di un meccanismo a molla che ne consente inserimento ed estrazione in maniera semplice e sicura. Finiture e lavorazione sono di ottima qualità, anche se mi sono stati segnalati problemi di stabilità proprio dell’aggancio nei modelli più recenti, che non ritrovo però nella mia.
Per il sistema di caricamento si tratta, come ormai invariabile nella produzione Waterman a partire dall’assorbimento del marchio da parte della filiale francese nel 1971, di una penna a cartuccia/converter, una scelta mantenuta dall’azienda su tutta la sua produzione, forse anche in ragione del fatto che fu proprio la JiF Waterman, con la CF, a creare la prima penna a cartucce di plastica.
Si tratta di una penna di grandi dimensioni, ed essendo di metallo, anche di notevole peso. Per questo, nonostante mi piacciano le penne che si fanno sentire in mano e che risulti sufficientemente equilibrata anche con il cappuccio, quando scrivo con questa penna preferisco tenerlo staccato, proprio perché altrimenti il peso risulterebbe eccessivo.
La scrittura è sempre risultata scorrevole e fluida, il pennino è un fine ma, come si può notare anche dall’esempio di scrittura riportato, il tratto, anche grazie all’abbondanza del flusso, risulta corposo e fin troppo ampio per i miei gusti. A differenza da quanto riscontrato su altri modelli Waterman più recenti, la penna non ha mai mostrato nessuna difficoltà a ripartire anche se lasciata inutilizzata per qualche giorno.
- aspetto: 9.0 (linea accattivante, finiture eccellenti)
- scrittura: 7.0 (molto scorrevole, ma con flusso troppo generoso)
- sistema di caricamento: 6.5 (cartuccia/converter con converter in metallo)
- qualità/prezzo: 7.0 (penna di fascia medio-alta, non economica)
Per concludere fra i pro si può mettere che si tratta di una penna con una linea interessante, e di alta qualità per materiali e lavorazione, che scrive molto bene, fra i contro un peso non indifferente, un tratto troppo abbondante (che per altri sarebbe fra i pro) ed un costo piuttosto elevato.
Si ringraziano gli amici della Casa della Stilografica per aver messo a disposizione le fotografie usate nell’articolo.
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unported.
Comments
Leave a Reply