



Scritto il 30 Luglio, 2010 | da piccardi | 2 Comments
Benché la storia della scrittura si perda nella notte dei tempi, quella della penna stilografica non supera i due secoli. Per molti secoli infatti il principale strumento di scrittura è stata la penna d’oca, fin quando, all’inizio del XIX secolo, iniziarono a prendere piede i pennini metallici. Benché costituissero un’importante innovazione, i pennini continuavano a presentare l’inconveniente della necessità di doverli reintingere continuamente nell’inchiostro. Per questo, in piena rivoluzione industriale, si iniziò quasi subito a cercare di dotare le penne di una qualche forma di serbatoio che risolvesse il problema.
Da allora la stilografica ha conosciuto un periodo di grande sviluppo, sia riguardo ai materiali in cui veniva realizzata, sia per i sistemi di caricamento, che per lo stile ed il design. In particolare si fa riferimento al periodo fra gli anni ’20 e ’50 come al periodo d’oro della stilografica. A partire dagli anni ’60, con l’introduzione della penna a sfera e della cultura dell’usa e getta, la diffusione della stilografica è andata diminuendo costantemente, salvo conoscere una ripresa in questi ultimi anni, in parte come fenomeno di costume, ma anche per la sua caratteristica capacità di essere un oggetto strettamente personale, in grado di dare unicità e distinzione alla propria scrittura.
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