



Scritto il 26 Novembre, 2011 | da piccardi | No Comments
Qualche dettaglio in più riguardo l’ultimo Pen Show italiano della stagione 2011 organizzato dalla ACPS, che si è tenuto la Domenica 20 Novembre a Bologna, di cui ho già pubblicato una serie di foto nell’articolo precedente.
Anche in questo caso il formato resta quello dell’esposizione in una sala di albergo, ma sarà stata la diversa disposizione della stanza, o la migliore raggiungibilità con il treno (l’Hotel Mercure è proprio davanti alla Stazione di Bologna), rispetto al precedente Pen Show di Milano la giornata si è rivelata assai più interessante e la partecipazione, come del resto previsto fin da allora, nettamente superiore.
Il Pen Show ha visto infatti la presenza di una ventina di espositori, con partecipazioni dalla Spagna e dalla Croazia, e pure la presenza di un collezionista/rivenditore americano che approfittando del suo passaggio per lavoro dall’Italia ha partecipato alla manifestazione, pur senza esporre in un banco. Senz’altro una partecipazione internazionale molto limitata rispetto ai Pen Show tedeschi, ma superiore a tutti gli altri Pen Show organizzati dalla ACPS.
Come sempre il grosso dell’attenzione era rivolto alle penne italiane, presenti massicciamente, ma a costi che a mio avviso restano proibitivi, specie in considerazione della qualità intrinseca delle stesse.
Fra le varie penne viste (anche se questa non era in vendita), spiccava, almeno per i miei gusti, la Extra Lucens oversize trasparente illustrata a lato, la cui bellezza non viene resa adeguatamente dalla pessima qualità delle foto fatte dal mio telefonino.
Come sempre un Pen Show è una occasione importante per scambiare chiacchiere e pareri fra appassionati, ed in particolare ho apprezzato moltissimo quelle fatte con Ambros sulle numerazioni usate dalla Ancora per le sue penne, e spero che pubblichi quanto prima le sue conclusioni dato che ormai mi sono già dimenticato tutto…
E proprio la Ancora è risultata essere in un qualche modo la protagonista di questo Pen Show, almeno a livello di informazioni raccolte, dato che il ritrovamento di alcuni esemplari ha permesso di chiudere definitivamente una questione di dubbia attribuzione di una penna di questa marca, su cui tornerò in un articolo successivo.
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