



Scritto il 26 Luglio, 2011 | da piccardi | No Comments
Dopo aver trattatto una penna di fascia media, ed una edizione limitata mi è capitato di poter mettere le mani anche su una Sailor di fascia economica, il modello Young, che mi è parsa molto interessante, per cui voglio chiudere le recensioni prima delle ferie estive con un ultimo tributo all’azienda che quest’anno celebra il suo centenario.
La Young è una penna in resina plastica con pennino in acciaio che appartiene alla fascia più alta della produzione economica (il prezzo iva compresa si aggira sui 70 euro), e si presenta pertanto come una penna di ottima qualità con linee piuttosto semplici ma, per i miei gusti, eleganti. Il caricamento è il solito cartuccia/converter che in questa fascia di prezzo (Pelikan 150/200 a parte) è praticamente l’unica opzione disponibile.
La penna è abbastanza sottile e molto leggera, si impugna bene ed è molto equilibrata sia con che senza cappuccio, anche se la mia preferenza va all’uso col cappuccio calzato. L’esemplare provato, di colore nero con finiture cromate, era dotato di un pennino fine che, nel rispetto della tradizione Sailor, scrive con una scorrevolezza invidiabile (anche se forse un filo minore rispetto al pennino in oro della sua sorella maggiore).
Al solito la penna è estremamente precisa, e come comune nella produzione giapponese, il fine è fine per davvero (su una italiana sarebbe un extrafine) e ci si può sbizzarrire a scrivere vere e proprie miniature (nel senso delle dimensioni). Nonostante questo la scrittura non risente nessun problema e la penna scorre liscia senza grattare, cosa che purtroppo non si può dire di pennini di spessore equivalente delle marche europee.
Riassumendo col solito rituale dei voti, che non mi stancherò mai di ripetere devono essere semplicemente considerati una espressione numerica dei gusti dello scrivente, direi:
In sostanza una penna di buona qualità con un prezzo onesto e più che adeaguato al tipo di oggetto. Sicuramente si tratta un prodotto adeguatissimo all’uso quotidiano.
Si ringraziano gli amici della Casa della Stilografica per aver messo a disposizione l’esemplare della penna con cui sono state eseguite le prove di scrittura e per aver fornito la fotografia usata nell’articolo.
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